Jojo Rabbit è un film del 2019 scritto e diretto da Taika Waititi. Liberamente tratto dal romanzo del 2004 Il Cielo in gabbia (Caging Skies) di Christine Leunens, ha vinto un Premio Oscar e un Premio BAFTA (British Academy Film Award), entrambi per la miglior sceneggiatura non originale.
Il film racconta la storia di un bambino tedesco di dieci anni, Jojo Betzler, soprannominato “Rabbit”, appartenente alla Gioventù hitleriana durante gli anni della Seconda guerra mondiale. Il bambino trascorre le sue giornate in compagnia di Yorki, il suo unico vero amico, e frequentando un campo per giovani nazisti. Sebbene sia considerato strambo dai suoi coetanei, il ragazzo si sente un nazista avvantaggiato perché ha un amico immaginario molto particolare: Adolf Hitler (interpretato dallo stesso regista del film). Jojo odia gli ebrei, nonostante non ne abbia mai visto uno, ed è fermamente convinto che sia giusto ucciderli. La sua visione nazista del mondo cambia completamente quando scopre che sua madre nasconde in soffitta una ragazza ebrea. Da questo momento in poi, Jojo dovrà fare i conti con i dubbi sorti riguardo le sue idee e in questo dissidio interiore verrà aiutato soltanto dal suo amico immaginario Adolf (fonte Coming Soon).
Jojo Rabbit è un film pieno di ironia e con diversi spunti di riflessione. Un film che probabilmente non sarebbe esistito senza altre opere di Chaplin, Tarantino e altri.
Un film che sa andare oltre, aggiungendo, citando, ma brillando di luce propria. Un film interessantissimo, toccante, comico ed emozionante, capace di far sorridere e piangere allo stesso tempo.
Una regia stupenda, attori molto performanti: da Scarlett Johansson nella parte della madre piena di vita, a Sam Rockwell che interpreta alla perfezione il suo ruolo e che sa prendersi poco sul serio, ma con un gran cuore…e i due ragazzi: Jojo (fantastico) ed il suo “secondo amico del cuore” (dolcissimo).
E poi ancora fotografia, gusto per il dettaglio, una grande colonna sonora.
“LASCIA CHE TUTTO TI ACCADA: BELLEZZA E TERRORE. SI DEVE SEMPRE ANDARE: NESSUN SENTIRE È MAI TROPPO LONTANO”
Rainer Maria Rilke