Stoner entra nella tua vita lentamente. Si fa strada quasi in punta di piedi con il suo essere un perdente, con la sua incapacità di amare, con la sua riluttanza verso qualsiasi scalata sociale. Eppure questo suo piatto vivere ti entra dentro goccia a goccia come una flebo. E alla fine la sua personalità permea il cuore del lettore e il piatto vivere si sposta su tutti gli altri personaggi. Come in un cerchio la storia si chiude con ciò che era stato annunciato nella prima pagina del romanzo….il finale è l’ultima goccia della flebo, si legge tutto d’un fiato senza soluzione di continuità fino a quando arriva lo straziante “silenzio della stanza”.
Stoner è un libro del 1957 scritto da John Williams, diventato un caso editoriale molto tempo dopo la sua pubblicazione. Il libro racconta la vita monotona e passiva, senza particolari gioie e successi personali o professionali, di William Stoner, un professore universitario. E lo fa splendidamente.