E’ la settimana di Sanremo e non possiamo non parlarne. Anzi siamo proprio contenti che per una settimana l’attenzione si focalizzerà su Amadeus e co. facendoci respirare un po’ di sana frivolezza italica.
Ecco quindi un piccolo bignami (fonte Wikipedia) delle varie edizioni dagli anni ’80 ad oggi, in due puntate, per ricordarci chi c’è passato e quanto trash c’è stato, con playlist annessa.
1980 – Presenta Claudio Cecchetto con Benigni e Olimpia Carlisi (che purtroppo non ricordiamo chi sia). Benigni dette spettacolo con battute e baci ma non fu molto gradito. Vinse Toto Cotugno. Da segnalare i Decibel, gruppo punk milanese capitanato da Enrico Ruggeri, con Contessa, il terzo posto di Pupo con Su di noi e lo sconosciuto Francesco Magni con Voglio l’erba voglio, con testo contestato perché inneggiante alla droga.
1981 – Anche quest’anno presenta Claudio Cecchetto scegliendo come madrina Nilla Pizzi. Vinse Per Elisa di Alice, seconda Loretta Goggi con Maledetta primavera. Quarti i Ricchi e Poveri con Sarà perché ti amo. Altre canzoni da ricordare: Caffè Nero Bollente di Fiorella Mannoia e Gioca Jouer di Cecchetto, scelta come sigla di questa edizione. Da ricordare l’esibizione dei Bad Manners il cui leader cantò in mutande mostrando un accenno di culo ai telespettatori italiani.
1982 – L’anno della vittoria dei mondiali vede di nuovo Claudio Cecchetto al timone insieme a Patrizia Rossetti, vincitrice del concorso Una valletta per San Remo. Vinse Riccardo Fogli, secondi Al Bano e Romina con Felicità. Da ricordare la meravigliosa E non finisce mica il cielo cantata da Mia Martini. Questa edizione vede l’esordio di due artisti diventati poi molto famosi: Zucchero e Vasco Rossi (Vado al massimo). Quest’ultimo, alla fine della sua esibizione nella prima serata, s’infila il microfono in tasca facendolo poi cadere, gesto che fu interpretato come un segno di sfregio del rocker nei confronti del pubblico. Altro bell’annedoto riguarda un membro del gruppo Le Orme che si rese irreperibile e fu sostituito sul palco da uno che finse di suonare le tastiere.
1983 – Conduce Andrea Giordana e vince Tiziana Rivale con Sarà quel che sarà ma il vero protagonista è ancora Vasco, alla sua ultima partecipazione al Festival, con Vita spericolata (classificata al penultimo posto). Nella serata finale, in polemica con l’organizzazione, lasciò il palco mentre il suo brano era ancora in esecuzione, rivelando così al pubblico che gli artisti si stavano esibendo in playback. Grande successo lo ottennero anche Vacanze Romane dei Matia Bazar e l’Italiano di Toto Cotugno.
1984 – Conduce Pippo Baudo il King. Nasce quest’anno la categoria Nuove proposte dove trionfa Eros Ramazzotti con Terra Promessa. Tra i big vincono Al Bano e Romina. Ultimi gli Stadio. Tra gli ospiti stranieri spiccarono i Queen, che avrebbero voluto cantare e suonare dal vivo, ma l’organizzazione del Festival impose loro il playback, tanto che Freddie Mercury, per protesta, si esibì per quasi tutta la durata della canzone tenendo il microfono lontano dalla bocca. Da segnalare tra le canzoni: Come si cambia di Fiorella Mannoia e l’esordiente Fiordaliso con Non voglio mica la luna.
Durante il Festival l’attualità divenne protagonista (molto prima di Fazio) con la protesta degli operai dell’Italsider di Genova, che in occasione della serata inaugurale si assieparono in massa davanti al teatro Ariston per manifestare contro un vasto piano di licenziamenti previsto dall’azienda, chiedendo il blocco del Festival. Pippo Baudo, che negli anni di conduzione dimostrerà i suoi superpoteri, dopo aver ascoltato le loro ragioni, acconsentì ad accogliere alcuni di loro sul palco, affinché potessero leggere in diretta televisiva le loro rivendicazioni.
1985 – Presenta ancora il Re Pippo Baudo con Patty Brand, tutt’ora ignota. Vincono i Ricchi e Poveri con Se m’innamoro e tra le nuove proposte Cinzia Corrado. Secondo Luis Miguel, idolo del momento, con Noi ragazzi di oggi, ultimo il mitico Garbo con Cose veloci. Ospiti della finale i Duran Duran che causarono svenimenti e scene di isteria collettiva. Da segnalare la presenza del Banco del Mutuo Soccorso e Donne di Zucchero (arrivata penultima).
1986 – Condotto da Loretta Goggi, prima donna ad avere questo ruolo in solitaria, con Anna Pettinelli e con la partecipazione del mitico Sandro Ciotti. Si ritorna all’esibizione live dopo i playback degli anni precedenti. Vinse Eros Ramazzotti con Adesso tu e tra le nuove proposte Lena Biolcati, mai sentita prima. Ultimi gli Stadio. Da segnalare: il litigio tra Donatella Rettore e Marcella Bella e Loredana Bertè che si presentò sul palco dell’Ariston con una pancia finta.
1987 – Presenta Pippo Baudo con Carlo Massarini, che non so chi sia. Due le novità: la prima fu lo show di accompagnamento realizzato in una tensostruttura dove si esibirono ospiti internazionali di alto livello quali Europe, Paul Simon, gli Smiths, i Duran Duran e Whitney Houston. La seconda fu l’introduzione di un vero e proprio dibattito per discutere in merito all’andamento del Festival, con la presenza di giornalisti e cantanti che fu caratterizzato da bisticci e polemiche. Questa edizione fu poi segnata da vari incidenti: il direttore del palcoscenico dovette ricoverarsi in ospedale per un malore, Romina Power disertò le prove per la sua gravidanza inoltrata, Baudo fu colpito da influenza e Patty Pravo svenne. Infine a Patsy Kensit, front woman degli ospiti stranieri Eighth Wonder, cedette una spallina e le si vide una tetta. Che scandalo!
Vinsero Tozzi, Ruggeri e Morandi con Si può dare di più e tra le nuove proposte Michele Zarrillo, che diventerà poi un perno dei Festival. Tra le canzoni di rilievo: Io Amo di Fausto Leali, Nostalgia canaglia di Albano e Romina e Quello che le donne non dicono della Mannoia. Ultima Nada.
1988 – Presentano Miguel Bosé, sexy idol del periodo, e Gabriella Carlucci. Vinse Massimo Ranieri con Perdere l’amore e tra i giovani i Future (che di futuro non pare ne abbiano avuto). Ultimo Alan Sorrenti. Tra gli ospiti stranieri i New Order, Paul McCartney e George Harrison e tanti altri nomi di grande spessore per dimostrare quanto la Rai non lesinava nelle ospitate. Da segnalare i litigi al Dopo Festival condotto da Aldo Biscardi e l’interruzione per guardare la gara di sci di Tomba, con grande spirito italico. Tra le canzoni voglio ricordare: Dopo la tempesta di Marcella, Anna Oxa con Quando nasce un amore e la hit dell’anno Andamento lento di Tullio de Piscopo.
1989 – Edizione presentata da Rosita Celentano, Paola Dominguin, Danny Quinn e Gianmarco Tognazzi (soprannominati dai media i figli d’arte a causa della fama dei loro genitori). Inizialmente dovevano essere i valletti ma vari presentatori rifiutarono e i quattro si ritrovarono protagonisti. Furono giudicati i peggiori presentatori nella storia del Festival ma poverini, erano giovani e inesperti. Gli intermezzi comici furono affidati a Beppe Grillo (che ebbene sì, a quel tempo si limitava a fare il comico) e al Trio ma non furono molto apprezzati dall’esigente pubblico sanremese. Insomma, edizione poco felice. Per fortuna ci pensarono Anna Oxa e Fausto Leali a dare un senso al tutto vincendo il Festival con Ti lascerò. Tra gli emergenti (categoria nel mezzo tra big e nuove proposte) vinse Paola Turci con Bambini, tra i Nuovi Mietta. Ultimo Sergio Caputo.
Da segnalare il ritorno sulle scene di Mia Martini con Almeno tu nell’universo dopo le tristi vicende che l’avevano purtroppo allontanata dalle scene. Al festival partecipa per la prima e, al momento, ultima volta Jovanotti con Vasco e Raf con Cosa resterà degli anni ‘80. Non vogliamo però certo dimenticare Francesco Salvi con Esatto! ma soprattutto Maurisa Laurito con Il babà è una cosa seria. Bel parterre di ospiti internazionali.
1990 – Presentatori: Johnny Dorelli e Gabriella Carlucci. Il Festival non si svolge al Teatro Ariston. Vincitori furono i Pooh con Uomini soli e tra le novità Marco Masini con Disperato. Il vero successo fu però la canzone terza classificata ovvero Vattene Amore di Minghi e Mietta. Da segnalare: il ritorno dell’orchestra dopo anni di basi e playback e la presenza di artisti stranieri a fianco degli italiani, come ad esempio il povero Ray Charles costretto a duettare con Toto Cotugno. Altre canzoni da ricordare: Donna con te di Anna Oxa e La nevicata del ‘56 di Mia Martini.
1991 – Presentatori: Andrea Occhipinti ed Edwige Fenech. Vinse Riccardo Cocciante con Se stiamo insieme e tra le novità Paolo Vallesi con Le persone inutili. Ultima Mariella Nava. Anche quest’anno ogni cantante venne affiancato da un ospite straniero. Da segnalare tra le nuove proposte la presenza dei Timoria. L’ospite straniero doveva essere Rod Stewart ma la sua esibizione fu annullata perché voleva cantare solo una delle due canzoni previste e da vera star ribelle se ne andò.
Ma la vera canzone trionfatrice fu Siamo donne del duo Jo Squillo e Sabrina Salerno.
1992 – Presenta di nuovo Pippo Baudo insieme ad Alba Parietti, Brigitte Nielsen e Milly Carlucci. Durante la prima serata, Cavallo pazzo, noto disturbatore seriale di eventi pubblici, irruppe sul palco gridando “questo Festival è truccato e lo vince Fausto Leali!”. In realtà vinse Luca Barbarossa con Portami a ballare. Per i giovani vinsero Aleandro Baldi e Francesca Alotta con Non amarmi. Seconda classificata Mia Martini con Gli uomini non cambiano, terzo Paolo Vallesi con La forza della vita. Ultimi i New Trolls. Da segnalare tra le nuove proposte gli Statuto con la canzone Abbiamo vinto il Festival di San Remo.
Il vero colpo di scena però lo creò Pupo che dichiarò pubblicamente di aver comprato il 4º posto al Festival di Sanremo 1984 tramite l’acquisto di schedine del Totip, scommettendo 75mila lire.
1993 – Presentato da Pippo Baudo e Lorella Cuccarini, preferita ad Alba Parietti che non la prese per niente bene. Vinse Enrico Ruggeri con Mistero mentre nelle nuove proposte Laura Pausini con La solitudine. Ultimo Nino Bonocore. Da segnalare: le polemiche verso la canzone della nuova proposta Nek (In te) contro l’aborto e l’esibizione di Loredana Bertè insieme alla sorella Mia Martini.
1994 – Presenta sempre Pippo Baudo con Anna Oxa e Cannelle (??). In entrambe le categorie vincono due cantanti toscani e non vedenti: tra i big Aleandro Baldi e tra le nuove proposte Andrea Bocelli. Ultimo Califano con Napoli. Da segnalare: Irene Grandi e Giorgia tra le nuove proposte e il dimenticabile gruppo di vecchie glorie chiamato Squadra italiana.
1995 – Presenta Pippo Baudo con Anna Falchi e Claudia Koll. Vinse Giorgia con Come saprei e tra le nuove proposte i Neri per Caso con Le ragazze. Il vero successo radiofonico fu però Con te partirò di Bocelli. Ultima Patty Pravo. Tra i giovani, questo Festival vide la presenza del nostro mito del periodo ovvero Gianluca Grignani, un bello e dannato Dylan italiano che partecipò con Destinazione Paradiso. Esordì anche Daniele Silvestri con L’uomo col Megafono.
Da segnalare la presenza del leader del Karaoke in piazza Fiorello (Finalmente tu), con una canzone scritta da Max Pezzali che era anche in gara con gli 883 (Senza averti qui). In questa edizione nacque il famoso jingle/sigla Perchè San Remo è San Remo e Baudo salvò un uomo che minacciava di uccidersi buttandosi dalla balconata. La scena fu ricca di pathos e tensione.
Domani la seconda puntata, intanto ecco la playlist dei primi 15 anni.