Negli ultimi giorni si è sentito parlare molto del ddl Zan, soprattutto dopo gli interventi di alcuni vip, tra cui Fedez ed Elodie, che si sono esposti a sostegno del disegno di legge. Il rapper dice una cosa semplice ma purtroppo, a quanto pare, non scontata: da padre è preoccupato non tanto se suo figlio gioca con le bambole o si metterà una gonna; la sua preoccupazione è farlo crescere in un paese dove non è libero di potersi esprimere come vuole perchè “a rischio discriminazione”.
Ma cosa è questo ddl che crea così tanto clamore mediatico?
Innanzitutto, ddl significa disegno di legge e propone misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità.
Dopo l’approvazione alla Camera avvenuta nel novembre 2020, il ddl contro l’omotransfobia, ribattezzato anche “legge Zan” dal cognome del deputato che lo ha proposto Alessandro Zan, è tornato al centro del dibattito politico. Il disegno di legge, infatti, si è bloccato al Senato dopo che la Lega, ma anche le altre forze del centrodestra, Fratelli d’Italia e una parte di Forza Italia, hanno definito il provvedimento non prioritario, non consentendo così l’avvio della discussione in commissione Giustizia.
Questa interruzione, che ha tra i paladini il senatore leghista Pillon, ha aperto un fervido dibattito e tanti sono scesi in campo, dichiarandosi indignati.
Ma ecco cosa prevede la norma.
Il testo del ddl punta a estendere la Legge Reale-Mancino alla protezione di Lgbt, donne e persone con disabilità. La legge oggi prevede aggravanti soltanto i reati fondati su nazionalità, origine etnica e confessione religiosa. Si parla di crimini d’odio e di punire chi li commette.
L’Art.1 del Disegno di legge chiarisce le definizioni di alcuni termini:
- per sesso si intende il sesso biologico o anagrafico. Il sesso biologico di appartenenza è forse il concetto più intuitivo: è infatti determinato delle caratteristiche genetiche, ormonali e anatomiche che definiscono l’appartenenza al sesso maschile o femminile. Quello anagrafico no, è meno intuitivo ma molto importante;
- per genere si intende qualunque manifestazione esteriore di una persona che sia conforme o contrastante con le aspettative sociali connesse al sesso;
- per orientamento sessuale si intende l’attrazione sessuale o affettiva nei confronti di persone di sesso opposto, dello stesso sesso, o di entrambi i sessi;
- per identità di genere si intende l’identificazione percepita e manifestata di sé in relazione al genere, anche se non corripondente al sesso, indipendentemente dall’aver concluso un percorso di transizione.
Il provvedimento prevede multe fino a 6.000 euro e il carcere fino a 4 anni per chi commette reati d’odio e discriminazione; istituzione (il 17 maggio) della Giornata Nazionale Contro l’Omofobia; stanziamento di 4 milioni di euro l’anno per supporto centri dedicati alle vittime di reati di odio e discriminazione e in generale per iniziative di contrasto al fenomeno.
In Italia, a differenza di altri Paesi, non esiste una legge ad hoc che punisca le discriminazioni contro persone LGBTQ.
Sono uscite varie fake news su quello che è il ddl Zan. Basterebbe leggere e documentarsi ma a volte è più facile cogliere le 4 righe di un trafiletto fatto dai ben noti disinformatori. Cerchiamo di fare chiarezza:
- la legge Zan non punisce la libertà di opinione. Qualsiasi persona potrà ancora dichiararsi contro, ad esempio, il matrimonio tra coppie omosessuali. Quello che sarà punito dalla legge è solamente l’aggressione, fisica o verbale, portata in modo discriminatorio, come già avviene per altre categorie. Gli oppositori si sentono paradossalmente minacciati nella loro “libertà di opinione” che non verrà assolutamente intaccata dalla legge.
- La legge Zan non riguarda la gestazione per altri (il cosiddetto utero in affitto).
- La legge Zan non contempla adozioni per coppie gay o simili.
- La legge Zan non istituisce il matrimonio egualitario.
- La legge Zan non è razzista: anche se due etero vengono picchiati perchè si baciano in pubblico, per esempio, sono previste forme di punizione in quanto si parla di discriminazione fondata “sull’orientamento sessuale” (Da notare che non ci sono così tanti casi in giro di etero picchiati o discriminati in quanto tali).
Quindi il ddl è semplicemente una misura minima di civiltà fortemente motivata, tra l’altro, da centinaia di casi ogni anno. Tra cui anche suicidi di minori perseguitati dai coetanei o pestaggi selvaggi. Per il solo fatto di essere quello che si è. E di amare chi si vuole.
Nell’augurarci che il disegno di legge vada avanti, ci teniamo a sottolineare quanto sarebbe importante e utile inserire l’educazione sessuale nelle scuole per insegnare sin da ragazzi l’importanza della parità di genere e di orientamento sessuale.
«Il disegno di legge Zan non toglie diritti a nessuno, ma li dà a chi non ne ha«. Questa frase semplice l’ha detta Fedez e non possiamo che dargli ragione.
La battaglia dei diritti civili non è mai una non priorità.