Dal 22 settembre la rassegna in cui Filosofia e Arte Contemporanea ci fanno riflettere sul tempo presente.
Dopo la fortunata edizione zero dello scorso anno, all’Orto Botanico di Lucca torna Giungla e quest’anno al centro mette la “casa”
Ci avevano lasciato con un “arrivederci” le organizzatrici di Giungla – edizione zero, che si era svolta a ottobre 2020, e hanno mantenuto la promessa. Giungla by S.O.F.A. – Shared Office For the Arts è infatti fra gli organizzatori – insieme ad Associazione Talea e Immagina ODV – di “Qui. Festival del possibile” che ospiterà anche l’edizione di Giungla 2021.
La rassegna di arte contemporanea e filosofia che indaga il legame complesso tra uomo, natura e tecnologia, inaugurerà domani mercoledì 22 settembre la sua prima edizione – quella ufficiale – che si svolgerà fino al 25 settembre interamente fra le mura dell’Orto Botanico di Lucca, che proprio per questo si appresta a diventare, per la manifestazione, una sorta di “casa”.
Una parola, “casa”, non scelta accidentalmente perché quest’anno la Giungla che l’aps Shared Office For the Arts ci presenta è una “Giungla Domestica”. Una scelta quasi inevitabile e portata avanti con ferma convinzione, quella di riflettere sul tema dell’abitazione: dopo due inverni per lo più trascorsi da ognuno di noi in ogni parte del mondo fra le proprie quattro mura, che sono diventate sì rifugio ma anche prigione, e non solo.
<< È stata illuminante la scoperta di un libro – un romanzo – di fantascienza scritto negli Anni Settanta da un’autrice italiana sconosciuta oggi a molti>> ci racconta Irene Panzani, curatrice della rassegna << Il libro si chiama proprio “Giungla domestica” della scrittrice Gilda Musa, voce femminile nella letteratura fantascientifica dominata all’epoca dagli uomini. Alcuni avvenimenti e simboli ci hanno colpito per la loro attualità: il rimando a un mondo extra-terrestre – forse al sogno di un’altra casa per noi umani, il telefono e la televisione come elementi di disturbo del quotidiano, le tecnologie dell’epoca sostituite oggi da cellulari e computer, gli esperimenti sulla sensibilità delle piante – tematica quanto mai attuale>>.
Ed è quindi attorno a queste tematiche che si è sviluppata la riflessione con i protagonisti della rassegna, che si divide fra incontri, happening, esposizioni, performance e laboratori.
A partire dall’esposizione multimediale – realizzata in collaborazione con la Çanakkale Biennial – “Com’è bella stasera la mia giungla di vetro” che sarà allestita dal 22 al 25 settembre all’interno dell’Orto Botanico e vedrà la partecipazione di cinque artisti e artiste italiani e internazionali e della piattaforma curatoriale Landescape, che presenteranno opere realizzate specificatamente per Giungla 2021. Raziye Kubat, Luca Leggero che presenta l’installazione “Home Bubble”, una riflessione sulle case reali e virtuali che abitiamo, Guido Segni con “My Heart Will Go Online (for a year)” – in collaborazione con Amerigo Mariotti (progetto che sarà visibile online anche dopo Giungla), Eda Sütunç con l’installazione interattiva “Disappearing bodies” e Tatiana Villani con l’installazione “Germina”.
Una “costola” dell’esposizione “Com’è bella stasera la mia giungla di vetro” saranno i due appuntamenti con la performance “Ce qui reste de la mémoire, une partition pour le jardin” della piattaforma curatoriale LANDESCAPE – composta da Anna Brussi, Giuseppe Calamia, Leonardo Ruvolo: mercoledì 22 e venerdì 24 settembre alle ore 21. Nella performance, gli artisti giocano tra parole, movimento e suono, in una continuità che fa riflettere sul rapporto tra umano e non umano.
Il 23 settembre (ore 18) sarà possibile incontrare e confrontarsi con gli artisti e le artiste in occasione dell’appuntamento “Ma è davvero necessario? Incontro con gli artisti”.
Per accedere all’esposizione e agli eventi di Giungla 2021 è necessario il Green Pass e la prenotazione tramite il sito Eventbrite https://www.eventbrite.it/o/qui-festival-34295637659 Per maggiori informazioni https://www.facebook.com/giungla.fest.
La partecipazione ai laboratori per bambini e alle performance di Landescape è gratuita, l’accesso all’esposizione e agli altri eventi ha il costo di 3,00 € esibendo all’ingresso la prenotazione.
“Qui. Festival del possibile” è organizzato da Associazione Talea, Immagina e Giungla by S.O.F.A. – Shared Office For the Arts, con il patrocinio e il contributo del Comune di Lucca e dell’Orto Botanico.
Partner istituzionali. Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Fondazione Banca del Monte di Lucca e Ordine degli Ingegneri della Provincia di Lucca.
Main sponsor Sofidel Spa. Premium sponsor Mei Valvole Industriali srl e LAMM Centro Analisi. Sponsor Acqua Silva, Lucar Toyota, Impresa di Costruzioni Guidi Gino Spa, Numera srl. Il festival è organizzato con il sostegno di Bionatura srl , Biofficina Toscana srl, UniLucCa s.r.l. Assicurazioni srl, Alfacolor Srl, TARA – Piante Arte e Armonia, Libreria Lucca Sapiens e Villa Agnese Suite. Partner tecnici: QZR, Topipittori, Kalispéra, LuccArtigiani, allestend.it e Terra di Tutti.