Non la sentite l’aria da pratini, sedie, piazze, birrette e musica live?
Questo mese si respira un po’ di ritorno alla “vita di prima” anche nel settore che più di ogni altro è stato colpito dalla pandemia, ovvero la musica. Stanno uscendo date di concerti estivi in piazze e piazzette e io, presa dall’euforia del ritorno al live, in un giorno ho comprato 4 biglietti di concerti spendendo circa 150 euro e prendendone tre per tre giorni di fila (dimenticandomi che non ho più 20 anni ma nemmeno 30).
Sono usciti anche i cartelloni di alcuni Festival europei per il prossimo anno; spicca tra tutti il Primavera sound che ha deciso di fare due weekend per compensare i due anni di vuoto. Ecco qua la modesta line up:
Per il momento inoltre, stiamo vivendo discretamente felici perchè ancora non sisentono i tormentoni estivi. Boomdabash e Baby K sono sempre in quarantena.
Parliamo però di quello che è accaduto nel mio mondo musicale in questo mese.
E’ morto Franco Battiato, uno dei più grandi cantautori nella storia della musica italiana. Era malato da tempo. Tutti hanno parlato e celebrato già abbondantemente questo grande artista e personalmente non mi ritengo così competente da aggiungerci altro. Lascio parlare la sua musica.
Ultimamente ho dei pusher musicale che mi fanno ascoltare sempre cose interessanti. Una di queste è rappresentata dai Sons of Kemet, quintetto jazz inglese che merita un ascolto attento e delicato. Il terzo album è uscito il 14 maggio e si intitola Back to the Future. L’album ha una forte connotazione politica legata alle rivendicazioni della comunità black ma è destinato anche a chi percepisce un qualsiasi tipo di oppressione nel contesto in cui vive, come si evince dai titoli delle canzoni. È tutto molto bello, fidatevi.
E’ uscito anche Ira il terzo album di Iosonouncane. Mi aspettavo un’altra cosa, ma sicuramente quello che è uscito è stato molto sopra le mie aspettative. Sono stata folgorata da questo album che ascolto ogni volta che posso tutto di fila, come necessario per entrare nel loop e non uscirne. Lingue diverse, suoni particolari, visionario, cupo, molto bello.
A due anni di distanza dal successo del suo album d’esordio, Billie Eilish si prepara a pubblicare il suo secondo lavoro, intitolato Happier than ever, che uscirà il 30 luglio. Tutti i brani del disco sono stati scritti da Billie insieme al fratello Finneas, che come al solito è anche il produttore. Il primo singolo estratto, Your power, è un brano semi acustico, un po’ noiosetto. Aspettiamo.
C’è stato l’Eurovision e mi sembra giusto celebrare la migliore canzone della kermesse. Prima però facciamo un applauso ai Maneskin che sono bravini e che fanno cose “vecchie” con stile. Certo non è proprio rock’n’roll, come urla il bel Damiano (RICORDATEVI AMICHE CHE E’ DEL 1999), rinnegare di aver tirato di cocaina in eurovisione. Anzi, sarebbe stato proprio da rocknroll never dies. Ma ci accontentiamo ed è giusto che dei giovani dicano che sono contrari alle droghe. Ma allo stesso tempo basta con questo moralismo. Andatevi a leggere un po’ di storia della musica e droga invece di fare i bigottini da salotto, capirete cosa ne è venuto fuori negli anni. Ma ecco la canzone migliore:
I Modest Mouse sono un gruppo statunitense nato nel 1993 che da anni ci regala belle canzoni e album. Io sono molto appassionata e quindi palesemente di parte. Quindi sono molto contenta e poco obiettiva nel valutare il ritorno, dopo 6 anni, con l’album The Golden Casket, che uscirà il 25 giugno. Al momento sono stati lanciati due singoli, We Are Between e Leave a Light On dal caratteristico e rassicurante sound.
Parlando della nostra città, il 7 maggio è uscito Stare bene, il nuovo brano della band Fede e gli Infedeli, guidata da Federico De Robertis, a cui sono affezionata. La canzone dice una cosa così banale e scontata ma purtroppo spesso non praticata: per stare bene con gli altri bisogna stare bene noi. Il video rappresenta la situazione di disagio vissuta e la voglia poi di uscire e riprendere in mano la propria vita (con due figuranti d’eccezione).
Fede ha una lunga carriera come compositore di colonne sonore (Puerto Escondido, Sud, Nirvana e altre) e nel 2011 ha fondato la band; nel loro repertorio compaiono brani che spaziano tra vari generi grazie alla versatilità dei musicisti (Federico de’ Robertis, Ale AXA Paolucci, Claudio Sax Fabiani, Elisa Ghilardi, Filippo Guerrieri, Francesco The Violin Carmignani, Luca Contini, Luca Giovacchini e Piero Perelli).
Come sempre, vi segnalo delle cose che sono uscite ma io non ho ancora avuto il tempo (o la voglia in alcuni casi) di ascoltare, tra queste c’è Exuvia di Caparezza, uscito il 7 maggio e Be Right Back di Jorja Smith (uscito il 14 maggio).
Poi è uscito l’album di Margherita Vicario Bingo, che oltre a raccogliere i singoli sparsi in questi anni, introduce alcune nuove canzoni. Non sono ancora convinta. E’ ricomparso anche il nostro caro Liberato, il 9 maggio (ça va sans dire) con E te veng’a piglià. A me piace tantissimo.
Mi è poi capitato di ascoltare The Italian Job, secondo singolo che anticipa l’uscita prevista per il 27 maggio di Scratch Boundaries, il secondo album di Dj Bront, milanese classe ‘93 e campione italiano di turntablism per quattro volte. Ho cercato su internet il significato di questa parola ed è venuto fuori che “Turntablism è l’arte di manipolare i suoni e creare musica mediante il giradischi ed il mixer da DJ”. (Wikipedia). Mi è piaciuto questo beat, mi ricorda i suoni che ascoltavo qualche anno fa.
Infine, il 21 maggio è uscito La terza estate dell’amore di Cosmo. Questo è un album terapeutico e trova nel divertimento, nel ballo, nel sesso e soprattutto nella ricerca di un nuovo modo di stare insieme l’antidoto per sopravvivere al presente. Ci invita a liberare il nostro corpo dalla paura e dai divieti.
E vi lascio con il manifesto dell’album, un pensiero che mi piace spargere e diffondere nell’etere.